• 22 Novembre 2024

Dissalare l’acqua di mare grazie all’energia delle onde

Il sistema Wave2O installato su una spiaggia (Credito immagine: Olivier Ceberio)

Il sistema Wave2O installato su una spiaggia (Credito immagine: Olivier Ceberio)

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Dissalare l’acqua di mare ha tradizionalmente richiesto molta energia. I processi di desalinizzazione odierni rimuovono sale e minerali dall’acqua forzandoli attraverso una membrana, un metodo noto come osmosi inversa. 

Quella forza motrice, tuttavia, richiede una quantità significativa di potenza, spesso fornita da carburante, fovoltaico o eolico.

Per i paesi insulari come Capo Verde, i processi di desalinizzazione si basano su sistemi diesel-elettrici.

Olivier Ceberio, Chief Operating Officer di una startup chiamata Resolute Marine Energy , vede un’opzione più pulita ed un’energia costante, costante e rinnovabile proprio perchè deriva dall’oceano stesso. 

Ceberio vuole che paesi come Capo Verde testino un nuovo metodo di dissalazione, alimentato dalle onde.

La tecnologia, Wave2O TM , sfrutta l’energia delle correnti oceaniche per trasformare l’acqua salata in acqua potabile. La tecnologia Wave2O è stata la vincitrice della categoria Tecnologie sostenibili nel concorso Crea il Futuro di quest’anno.

Come funziona Wave2O

Per creare l’energia di desalinizzazione richiesta, una sorta di vela, attaccata al fondo del mare, si muove avanti e indietro con le onde, generando energia sufficiente per inviare acqua di mare in pressione e per supportare un’unità standard di osmosi inversa.

Come funziona Wave2O per dissalare l'acqua di mare (Image Credit: Olivier Ceberio)
Come funziona Wave2O per dissalare l’acqua di mare (Image Credit: Olivier Ceberio)

Il team Wave2O ha iniziato a testare il processo di assemblaggio modulare nella Carolina del Nord nel 2012. Le attrezzature sono poi state trasportate tramite container e assemblate in riva al mare.

Il team di Ceberio spera di portare lo stesso tipo di sistema a Capo Verde, un paese che alimenta l’85% dei suoi sistemi per dissalare l’acqua di mare (per approvvigionamento idrico) con motori diesel-elettrici.

Nelle comunità remote e nelle nazioni insulari, le soluzioni più usate sono i sistemi di desalinizzazione diesel, che non solo sono costosi ma anche inquinanti. Quindi oltre ad essere economico, il sistema Wave2O può evitare le emissioni di carbonio dei metodi tradizionali.

Nel gennaio del 2018, l’Unione Europea ha assegnato a Resolute Marine una sovvenzione di “Fase 1” per PMI da 50.000 € per dimostrare la fattibilità economica di un sistema di desalinizzazione alimentato da onde.

Ceberio e il suo team hanno in programma di implementare la prima dimostrazione commerciale di Wave2o a Capo Verde.

Il progetto è iniziato con la frustrazione che oltre un miliardo di persone soffre degli effetti della scarsità d’acqua e della consapevolezza che la stragrande maggioranza delle persone colpite vive nelle aree costiere dei paesi in via di sviluppo e nelle comunità remote.

Dissalare l’acqua di mare è un’eccellente soluzione potenziale, ma è costosa perché è ad alta intensità energetica. L’assurdità è che la desalinizzazione è avvenuta proprio accanto ad una delle fonti di energia più pulite, più forti e più costanti: le onde dell’oceano! Ed è quello che sfruttiamo: usiamo le onde dell’oceano per guidare un sistema di dissalazione e fornire acqua fresca a queste persone.

dice Olivier Ceberio

Vediamo di spiegare il processo

Un lembo, una sorta di vela attaccata al fondo del mare, si muove avanti e indietro con le onde. Estrae energia da questo movimento e la usa per pressurizzare l’acqua di mare che viene quindi inviata in riva dove passa attraverso i filtri ad osmosi inversa per produrre direttamente acqua dolce.

Quindi la caratteristica principale del sistema è che l’acqua di mare è sia l’input al processo di desalinizzazione sia la fonte di energia per generarlo. Di conseguenza, il sistema utilizza solo onde oceaniche per produrre acqua dolce e non richiede nessun’altra fonte di energia.

Sebbene il sistema non utilizzi elettricità nel suo processo, può generare elettricità, in modo che l’acqua possa essere pompata dove è necessario o per fornire sia acqua dolce che energia elettrica ad una comunità.

Abbiamo calcolato che un impianto di 4.000 m 3 / giorno ridurrebbe le emissioni di CO2 equivalenti a 900 auto sempre in funzione.

Il nostro sistema è modulare. Ogni modulo ha una capacità nominale di 500 m 3 / giorno. Un impianto tipico dovrebbe avere tra 10 e 12 di questi moduli per produrre una media di 4.000 m 3 / giorno a seconda delle condizioni dell’energia delle onde. Questo è sufficiente per soddisfare le esigenze di 40.000 persone, ma potremmo immaginare un sistema da 50.000 m 3 / giorno per le città più grandi.

dice Olivier Ceberio

Questa tecnologia è stata sviluppata negli ultimi dieci anni, finanziata principalmente da sovvenzioni del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e da investimenti privati. Sono stati completato diversi test sulle cisterne a onde e prove oceaniche; ora sta per partire la prima dimostrazione commerciale a Capo Verde.

In questo momento, stiamo convalidando il nostro sistema in condizioni di laboratorio. Il prossimo passo è testarlo in condizioni oceaniche in PLOCAN , una piattaforma di test oceanici situata nelle Isole Canarie. Il traguardo successivo sarà testare la nostra tecnologia su scala commerciale a Capo Verde con il nostro primo cliente. Una volta che avremo successo, saremo in grado di lanciare la commercializzazione globale.

dice Olivier Ceberio

La questione del cambiamento climatico sta diventando matura. Sempre più persone si stanno mobilitando per trovare soluzioni alternative allo status quo e questa invenzione è davvero promettente, vedremo se funzionerà nell’oceano come nei test. Lo speriamo tutti.

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valerio sanna

Vsx Blog : il mio punto di vista sul mondo del web, dell'innovazione e della scienza.

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